LE SUORE DEL DIVINO AMORE E LA CHIESA DI S. MARCO
Per la festa dell’Assunta il 15 agosto, abbiamo salutato ufficialmente le Suore del Divino Amore, in particolare Suor Clara e Suor Giovanna che sono state destinate ad altri istituti, a Montefiascone e a Fabrica di Roma. Ma a causa della mancanza di vocazioni alla vita religiosa, , la Madre Generale delle Suore del Divino Amore è stata costretta a prendere delle decisioni problematiche per la comunità presente a Caprarola in via XX settembre. Dato che le Suore disponibili per la casa di Caprarola, nel prossimo futuro sarebbero state soltanto due, è stato deciso che esse andranno a fare vita di comunità con altre due Suore presenti nell’Istituto di Fabrica di Roma. Per questo la casa di Caprarola rimarrà aperta per la Scuola materna al mattino e fino al pomeriggio inoltrato, poi le Suore in serata andranno a stare a Fabrica con le altre consorelle e torneranno al mattino. Questo anche perché sono diminuite sensibilmente le iscrizioni dei bambini alla scuola materna delle Suore e allora la scelta è stata quasi obbligate. Certo se le iscrizioni e i bambini fossero aumentati di numero, le suore in qualche maniera sarebbero state “costrette” a prediligere Caprarola invece che altre sedi… ma purtroppo questa è la situazione attuale e nulla toglie che possa cambiare per il futuro se i genitori potranno preferire nuovamente l’istituto delle Suore. Questa situazione porta con sè una conseguenza per la nostra comunità e cioè: pur rimanendo la scuola materna aperta come è da sempre e senza alcuna paura che chiuda, le suore non potranno continuare a gestire la chiesa di S. Marco; per questo, per ora, a meno che non si trovi una soluzione migliore, nei giorni feriali purtroppo non sarà celebrata la messa a S. Marco: Sarà celebrata soltanto la domenica alle ore 9,30, per ora. Prossimamente faremo un incontro a S. Marco aperto a tutti per discutere il problema. Nei giorni feriali nella nostra comunità viene celebrata la messa a S. Teresa al mattino alle 7,30 e al Duomo alle 17,00. La domenica sarà celebrata una S. Messa alle ore 9,30 a S. Marco per dare la possibilità a chi abita nei dintorni di potervi partecipare. L’orario delle 9,30 è stato scelto dopo riflessione con i Padri carmelitani e le stesse Suore per armonizzarlo con gli altri orari delle altre chiese e non soprapporre le celebrazioni. Infatti l’orario delle celebrazioni delle feste sarà il seguente: ore 8,00 messa a S. Teresa, ore 9,00 Messa al Duomo, ore 9,30 messa a S. Marco, ore 10,00 messa al duomo, Ore 10,30 a S. Teresa, ore 11,00 messa alla Paradisa, ore 11,15 messa al Duomo, ore 17,30 (18,30 estivi) Messa a S. Teresa. Saranno celebrate normalmente le messe del sabato alle ore 17 al duomo e alle ore 17,30 (16,30 in inverno) alla Paradisa. Sono 10 le messe festive tra sabato e domenica…. Chi vuole può partecipare tranquillamente. Come anche nei giorni feriali sono due le messe una al mattino, una al pomeriggio chi vuole può muoversi ed andare tranquillamente. Tutto questo inizierà dal primo settembre con la messa delle ore 9,30 poiché per noi è festa anzi solennità del patrono. Speriamo che le cose possano cambiare in futuro. Per quanto riguarda la catechesi e gli incontri con i genitori dei ragazzi le cose rimarranno come gli altri anni, grazie alle Suore.
ISTITUTO DELLE SUORE DEL DIVINO AMORE
E' una Congregazione italiana di diritto pontificio per l'educazione della gioventù.
Le origini di questo istituto risalgono al 1630, quando a Montefiascone fu eretta dal vescovo locale, mons. Gaspare Cecchinelli, una pia casa di donne, dette della penitenza. Sebbene non emettessero voti né fossero obbligate alla clausura, conducevano una vita molto ritirata e si applicavano a esercizi di penitenza. Vivevano con le rendite di alcuni beni, il ricavato del loro lavoro e le elemosine dei fedeli.
Come risulta dagli atti della visita apostolica, nel 1636 vennero loro imposte determinate pratiche di pietà e la pia casa prese il nome di Conservatorio di S. Chiara.
Il car. Marcantonio Barbarigo, valendosi dell'opera di un sacerdote, don Biagio Morani, di Mercatello, addetto alla sacrestia della chiesa di S. Marco in Roma, in seguito a disordini, abolì il Conservatorio (nel quale egli aveva collocato per qualche anno Lucia Filippini) e vi eresse la nuova congregazione del D. A. Con decreto del 13.9.1705 prepose al suo governo la romana Caterina Comaschi, penitente di don Biagio, e impose l'osservanza di un testo di norme, dal titolo: Costituzioni della ven. congregazione del D. A. e convitto delle spose celesti, sotto l'auspicio della b.M. Vergine Assunta e di s. Francesco di Sales.
Il card. Barbarigo aveva anche affidato alcuni compiti alle sue religiose: catechesi, istruzioni ed esercizi spirituali alle giovani e alle adulte, scuola e assistenza ai bambini e alle fanciulle.
L'insieme di vita contemplativa e attiva restò sempre, anche se ad un certo momento la prima ‑ soprattutto per opera del Morani e della Comaschi ‑ sembrò prevalere sulla seconda.
Dopo la morte del cardinale, il Morani e la Comaschi, spinti dal loro spirito claustrale e anche dalla necessità delle cose, tolsero alla congregazione la primitiva forma, ma non eliminarono mai lo scopo voluto dal fondatore. La Comaschi, con l'approvazione dell'Ordinario, chiese al Papa di passare a vera religione claustrale con la solennità dei tre voti, sotto la Regola di s. Agostino e con le costituzioni assegnate dal card. Barbarigo. La S. C. dei Vescovi e Regolari, il 16.9.1718, rispose affermativamente a mons. Pompilio Bonaventura, successore del Barbarigo nella diocesi di Montefiascone, e il 31.12.1721 introdusse solennemente la clausura, insieme con la Regola di s. Agostino.
Le suore emisero i voti solenni di castità, povertà, obbedienza, esatta vita comune e clausura perpetua. La prima aggiunta che modificò la congregazione fu quella del voto di obbedienza e di povertà al voto di castità e perseveranza voluti dal Barbarigo. La clausura veniva a cambiare la congregazione del Barbarigo e avrebbe anche impedito una parte del fine voluto da lui, se il papa Benedetto XIII non avesse concesso al vescovo la facoltà di poter continuare le opere della vita attiva, con licenza di poter introdurre le donne entro il monastero. L'approvazione pontificia costituiva il monastero sul tipo di quello delle Orsoline di Roma: « ad formam Ursulinarum de Urbe ».
Le costituzioni delle monache del D. A. formavano un grosso volume. Il card. Aldovrandi, durante il suo episcopato, pensò di ridurle « a magior brevità, proprietà e chiarezza ». Il nuovo testo fu stampato nel 1742.
La soppressione degli Ordini religiosi, voluta da Napoleone nel 1810, colpì anche il monastero del D. A. di Montefiascone, e le suore dovettero uscirne. Vi ritornarono 5 anni dopo. Nel 1816, madre Rosalia delle Cinque Piaghe (t 1836), invece di tornare a Montefiascone, ottenne il permesso di fondare a Roma un altro monastero, che fu canonicamente eretto l’8.3.1828 dal card. vicario Placido Zurla, OSB. In seguito furono aperte altre case, tutte autonome: Bracciano (1834), Rieti (1873), Bassano di Sutri (1874), Nazzano (1876). Queste comunità, per circostanze speciali, abbandonarono a poco a poco le strutture monastiche stabilite nelle antiche loro regole, costituendosi in congregazione religiosa di vita attiva. A esse decisero di unirsi anche le monache del monastero di Montefiascone, che avevano nel frattempo sostituito la clausura papale con quella vescovile. La loro decisione (17.1.1917) fu sanzionata dalla S. Sede il 10.4.1918. Il 2.7.1922 ebbe luogo l'approvazione delle nuove costituzioni, aggiornate al nuovo CIC.
L'istituto si è poi diffuso in altre località d'Italia, e recentemente in Perù, dove le religiose lavorano in accordo con gli Agostiniani (OSA), al cui Ordine furono aggregate il 7.8.1906.
Alle religiose del D. A. di Roma si unirono: nel 1913, le Oblate Agostiniane, di Fabbrica di Roma (Viterbo), fondate nel 1740; nel 1921, le religiose del monastero dei Santi Agostino e Rocco, di Caprarola (Viterbo), fondato nel 1611; nel 1924, le religiose del monastero del SS. Redentore, di Montopoli Valdarno (fondato nel 1618), e quelle di La Rotta (Pisa), fondate nel 1895.
Le Suore del Divino Amore sono in via XX settembre a Caprarola. Gestiscono La scuola materna dell'Infanzia con bambini dai 2 ai 6 anni di età.
La loro casa è luogo dove si svolge la catechesi per i ragazzi e gestiscono anche la Chiesa di S. Marco.