PROGRAMMA DEGLI INCONTRI DELL’ORDINE CARMELITANO SECOLARE 2015-2016 CASA “Santa Teresa” CAPRAROLA
Mercoledì 11 Novembre: Incontro conferenza ore 16 (S. Rosario ore 15,30).
Mercoledì 25 novembre: Incontro di preghiera ore 16,00.
Sabato 12 dicembre: Giornata di ritiro in preparazione al Natale (inizio ore 9,30).
Mercoledì 13 gennaio 2016: Incontro conferenza Ore 16 (S. Rosario ore 15,30)
Mercoledì 27 gennaio: Incontro di preghiera ore 16,00.
Mercoledì 10 febbraio Celebrazioni S. Ceneri (S. Rosario ore 15,30)
Mercoledì 24 febbraio: Incontro di preghiera ore 16,00.
Mercoledì 9 marzo: Incontro conferenza ore 16,00 (S. Rosario ore 15,30)
Sabato 12 Marzo: Giornata di ritiro in preparazione alla Pasqua (inizio ore 9,30)
Mercoledì 6 aprile Incontro conferenza ore 16,00 (S. Rosario ore 15,30).
Mercoledì 27 aprile: Incontro di preghiera ore 16,00
Mercoledì 11 maggio: Incontro conferenza ore 16,30 (S. Rosario ore 15,30)
Mercoledì25 maggio: Incontro di preghiera ore 16,30.
Mercoledì 8 giugno Incontro conferenza ore 16,30. (S. Rosario ore 16,00)
Mercoledì 29 giugno Incontro di preghiera ore 16,30
Con la presenza dei Padri Carmelitani nel convento di S. Teresa, ormai da tantissimi anni opera nella nostra Comunità il Terz'Ordine Carmelitano.
Il Terz'Ordine propone di:
- Vivere meglio la propria vocazione battesimale;
- Vivere una vita di intimità col Signore attraverso l'ascolto, la meditazione sulla Parola, l'orazione e la testimonianza nella vita;
- Amare Maria Madre e Decoro del Carmelo;
- Essere nel mondo, come il profeta Elia, persone dell'ascolto e del vivere alla Presenze di Dio;
- Realizzare insieme la fraternità e il servizio secondo il Vangelo.
Il Terz'Ordine accoglie quei fedeli che chiamati dal Signore s'impegnano a vivere il Vangelo nelle condizioni proprie del loro stato secolare (cf. AA 4.8), secondo il carisma carmelitano che ha nell'ascolto orante della Parola di Dio, nella comunione fraterna e nel servizio in mezzo al popolo i suoi valori fondamentali.
Nell'impegno di fedeltà al carisma, i laici carmelitani hanno nella Vergine Maria e nel profeta Elia i loro modelli.
Maria è la Vergine che conserva e medita nel suo cuore gli avvenimenti e le parole del Signore (cf Lc 2, 19);
Elia è il contemplativo che sta alla presenza del Dio vivente (cf 1 Re 17, 1), ma è anche il profeta che lotta per ricondurre il suo popolo alla fedeltà dell'unico vero Dio (cf. 1 Re 18, 20-40).
Riflessioni sulla seguente composizione poetica di S. Teresa di Gesù
“FELICITA’ DI CHI AMA DIO”
Di: Maria Teresa Cristofori
Libero e lieto è il cuore innamorato, / che tutto e solo si concentra in Dio. / Per Lui rinuncia ad ogni ben creato, / per Lui si lascia in disdegnoso oblio. / Il suo pensiero è tutto in Lui sacrato, / ed Ei l’appaga in ogni suo desio. / Così, fra mezzo a questo mar sconvolto, / passa sereno nella pace avvolto. (Dalle “OPERE” di S. Teresa di Gesù– Poesia n°5)
Santa Teresa di Gesù, donna di incrollabile fede e di grande ingegno, ricca di intelligenza e creatività e, soprattutto, mossa sempre da un immenso amore verso Dio, intende comunicare ai fratelli, con semplice spontaneità, la gioia di coloro che scelgono di amare veramente il Signore. Chi si apre alla conoscenza di Dio, lo accoglie e gli riserva il primo posto nel suo cuore, nel considerare la sua immensa grandezza e bontà, non può far a meno di innamorarsi di Lui, che diviene, perciò, il centro dei suoi pensieri e di tutte le sue facoltà. Stando a contatto della sua Presenza, l’anima si rende capace di spogliarsi da ogni altro attaccamento terreno, avverte la grande dignità del suo essere ed eleva un sentito ringraziamento a Dio, per essere stata creata a sua immagine e somiglianza. S. Teresa nel descrivere la “Felicità di chi ama Dio”, parla in terza persona, ma è della sua vita che parla, facendo riferimento alla sua personale esperienza contemplativa. Ella ha accolto il Signore ponendolo al centro della sua esistenza, si è sentita amata, ha ricambiato il suo amore ed ha instaurato con Lui uno speciale rapporto di amicizia, fino a poter vivere l’ineffabile grazia del fidanzamento e del matrimonio spirituale. Illuminata dalla presenza di Dio, la Santa, parlando del cuore innamorato “che tutto e solo si concentra in Dio”, può definirlo con verità “Libero e lieto” . La libertà di cui parla S. Teresa, ha un significato più profondo di quella esaltata da pensatori e sociologi, poiché si riferisce a quella libertà iniziale che, sin dalla Creazione, ha caratterizzato la situazione ontologica dell’uomo, chiamato a scegliere tra il bene e il male. Dopo la scelta negativa di Adamo ed Eva, la venuta redentiva di Gesù ci ha rivelato che “la verità vi farà liberi” (Gv 8, 32) e noi sappiamo che Cristo è la Verità. Chi si pone alla sua sequela, intraprendendo un pellegrinaggio interiore, come quello che ci viene proposto dai nostri Santi ed in modo particolare da S. Teresa di Gesù e da S. Giovanni della Croce, si spoglia di ciò che non conta, consacra a Dio tutto il suo pensiero ed “Ei l’appaga in ogni suo desio”. In tale stato, l’anima scopre la sua vera natura, l’irripetibile identità del suo essere ed avverte con certezza che l’autentica vocazione di ogni uomo è la chiamata all’amore ed alla comunione con Dio nella santità. Gli ultimi due versi della poesia della nostra Santa, ci riportano alla mente la parte finale dell’”INFINITO” di Giacomo Leopardi: “Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: / e il naufragar m’è dolce in questo mare”. Gli sconfinati orizzonti ai quali ci apre la suggestiva visione del poeta di Recanati, ci fa sentire una delicata dolcezza, velata, però, di una sottile malinconia. I versi di S. Teresa: “Così, fra mezzo a questo mar sconvolto,/ passa sereno nella pace avvolto”, pur non ignorando gli sconvolgenti flutti del male presente nel mondo offrono, invece, una prospettiva di gioia, pace e serenità a coloro che, da innamorati del Signore, vivono la “ felicità di chi ama Dio”.
Maria Teresa Cristofori